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Esplosione in fabbrica, tre morti in provincia di Chieti

E' successo nella Sabino Esplodenti di Casalbordino, già nel 2020 nella stessa azienda persero la vita tre operai

Vigili del fuoco - Fotogramma
Vigili del fuoco - Fotogramma
13 settembre 2023 | 13.49
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Incidente sul lavoro nella fabbrica Sabino Esplodenti a Casalbordino, in provincia di Chieti. Sono tre i morti. Sul posto i vigili del fuoco, i carabinieri di Ortona e il 118. A provocare i tre decessi sarebbe stata un'esplosione. Un lavoratore, colto da malore dopo la strage, è stato portato in ospedale a Vasto. I tre operai morti erano originari di Palata (Campobasso), di Lanciano (Ch) e di Casalbordino.

"Non sappiamo nulla, davvero. Non sa nulla neppure il presidente del Cda dell'azienda, Gianluca Salvatore, che è a Roma e che mi ha chiamato da lì per dirmi dell'incidente. Ma neppure lui sa cosa sia accaduto, in che parte dell'azienda, se ci sono feriti e quante vittime ci sono. Lì, in fabbrica l'accesso è inibito dalle forze dell'ordine e dagli artificieri"dice all'Adnkronos, l'avvocato Augusto La Morgia, legale dei titolari della Esplodenti Sabino.

IL PRECEDENTE NEL 2020

Già il 21 dicembre 2020 nella stessa azienda persero la vita tre operai, omicidio colposo plurimo e disastro e danno colposo i reati allora ipotizzati per la tragedia dalla Procura di Vasto (Ch).

Sott'inchiesta finirono il legale rappresentante e due dirigenti della società, che si occupa di demilitarizzazione di munizioni ed esplosivi. Nel drammatico incidente persero la vita Carlo Spinelli, 54 anni di Casalbordino (Ch); Paolo Pepe, 45 anni di Pollutri (Ch), e Nicola Colameo, 46 anni, di Guilmi (Ch). Le vittime stavano spostando una cassa contenente razzi di segnalazione in uso alle imbarcazioni. Si trattava di materiale a basso potenziale esplosivo. La fabbrica fu messa sotto sequestro.

"Non è possibile ... non è possibile, dopo tre anni si ripete. Stesse scene, stesso strazio, stesso numero di morti" dice Filippo Marinucci, sindaco di Casalbordino. "Ho telefonato ai sindaci degli altri due Comuni colpiti - spiega - per fare loro le condoglianze. Mi ha chiamato il presidente della Regione, Marco Marsilio, per esprimere vicinanza e cordoglio, e anche i parlamentari della zona. Vero che in una fabbrica come questa, di esplodenti, l'incidente è dietro l'angolo, ma sconvolge. Dopo tre anni riviviamo lo stesso incubo. Dolore, lutti... Conoscevo Romano - dice - e ho parlato col fratello. La vittima lavorava qui da diversi anni".

Ancora: "Aspettiamo gli accertamenti della magistratura, ora. E dobbiamo stare vicino alle famiglie delle vittime e anche di tutti i lavoratori, che sono una settantina. Noi qui abbiamo lottato per la difesa del lavoro e della sicurezza. La scorsa volta, con l'inchiesta in corso e la fabbrica chiusa e sotto sequestro, gli operai sono stati lasciati senza sostentamento per mesi: non avevano né stipendio né ammortizzatori sociali. Speriamo che non si ripeta. E ancor più drammatico - chiude - è sapere che domani ci sarà l'udienza preliminare, in tribunale a Vasto per le vittime del 2020".

"Siamo sconvolti, una tragedia che ci strazia il cuore" dice all'Adnkronos il vicesindaco di Casalbordino, Carla Zinni, in merito alla tragedia sul lavoro. "Sono stata impegnata - spiega - in una riunione con la Prefettura a cui hanno preso parte anche le forze dell'ordine. Lo scoppio, di cui non sappiamo l'origine, è avvenuto in un'area interna dell'azienda ed è per questo scattato il Piano di emergenza interno. Anche l'esterno è sotto lo stretto controllo di polizia e carabinieri. Le operazioni, di bonifica e soccorso sono coordinate dai vigili del fuoco. Sul posto ora è anche arrivato il magistrato".

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