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Gina Lollobrigida, l'ex factotum Piazzolla: "Non pago arretrati per mio figlio perché non lavoro"

In una lettera aperta all'Adnkronos l'ex assistente della Lollo replica alle accuse che gli vengono mosse: "Nessuno mi dà un impiego a causa dei processi a mio carico"

Andrea Piazzolla con Gina Lollobrigida - Fotogramma
Andrea Piazzolla con Gina Lollobrigida - Fotogramma
24 aprile 2024 | 12.33
LETTURA: 3 minuti

"Sono Andrea Piazzolla, assistente della signora Gina Lollobrigida e vorrei rispondere in merito a tutte le accuse che mi stanno piovendo addosso attraverso notizie diffuse da quotidiani e trasmissioni televisive di queste ultime ore". Comincia così la lettera che Andrea Piazzolla, ex assistente di Gina Lollobrigida, ha inviato all'Adnkronos, per replicare alle accuse dopo essere stato travolto da una nuova bufera giudiziaria: l'ex compagna, Sara Urriera, lo accusa infatti di doverle un ingente importo per il mancato pagamento degli alimenti al figlio avuto con lei, Manuel.

Piazzolla, condannato in primo grado a tre anni di carcere lo scorso novembre per circonvenzione di incapace nei confronti dell'attrice (morta a 95 anni il 16 gennaio 2023), si trova dunque ora coinvolto in un nuovo processo, in merito al quale l'ex compagna ha rilasciato una serie di dichiarazioni ad alcuni media nelle quali lo accusa di doverle circa 80mila euro. Accuse a cui lui, nella missiva, replica così: "E' assolutamente vero che io devo versare una somma di arretrati per il mantenimento di mio figlio - ammette l'ex factotum della Lollo - Mi scuso con Manuel se questo non è ancora avvenuto ma purtroppo non è dipeso dalla mia volontà perché non ho un lavoro e ho moltissime difficoltà a trovare un impiego dopo la diffusione delle notizie riguardanti i processi a mio carico". Una mancanza che il 36enne giura di voler riparare al più presto. "Mi impegno sin da ora - scrive nella lettera - ad adempiere ai miei obblighi non appena sarò nelle condizioni di poterlo fare".

La situazione debitoria, secondo quanto scrive nella lettera Piazzolla, sarebbe causata "dalla condanna in primo grado per circonvenzione di incapace nei confronti della Lollobrigida, dai processi mediatici e dall’atteggiamento ridicolo di enti come l’agenzia delle entrate che sulla base di presunzioni basate anche da articoli di giornali mi chiedono 1.500.000 euro", scrive Piazzolla. "Vorrei poter dire che ho ancora fiducia nella Giustizia italiana ma non è così". Piazzolla rivela poi che aveva chiesto all'ex compagna di non rilasciare dichiarazioni pubbliche: "Manuel è un giovane ragazzo ed io voglio evitare azioni che potrebbero danneggiarlo. Come tutti i ragazzi della sua età va a scuola ed io non voglio che possano accadergli episodi che potrebbero creargli disagio e mi addolora il fatto che si trovi coinvolto in vicende di cui non ha nessuna responsabilità". "A me sembra folle che la mia vita privata venga periodicamente data in pasto ai media - scandisce Piazzolla - sulla base di cronache giornalistiche e televisive a cui è consentito di distruggere immagine e dignità personale, il tutto senza mai chiedere un contraddittorio".

Infine, nella lettera inviata all'Adnkronos Piazzolla parla anche di Gina Lollobrigida: "La signora Lollobrigida è stata sempre una donna molto coraggiosa e non esitava a manifestare il suo pensiero in merito alla giustizia - scandisce l'ex factotum - Anche io oggi ho trovato quel coraggio e l'unica cosa che mi fa sentire libero è potermi esprimere con rispetto ma senza omettere nulla. Ho sempre ammirato e rispettato il lavoro delle autorità e vorrei poter dire che la mia stima è rimasta immutata nel tempo". "Mi auguro solo che questa vicenda possa contribuire a una riflessione ріù seria e più giusta per evitare che altri cittadini possano essere vittime di pregiudizi, giudizi sommari e condanne ingiuste", conclude Piazzolla.

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